
Molto spesso le persone che si trasferiscono in un altro paese, migranti o più privilegiati expat, vivono nell'attesa di ritornare a casa.
Gli anni però trascorrono all'estero e questa attesa perde nel tempo i contorni netti.
Le abitazioni che chiamiano temporaneamente "casa" si accumulano, e finiamo per non saper più dire quella che vorremmo fosse la nostra definitiva.
Ma dove poi, in Italia? Dove la famiglia di origine si restringe sempre di più e i nuovi arrivati sono sparsi, come semi di tanti alberi, per il mondo. Il figlio che è andato a studiare in America. Il secondo che si è sposato un'australiana e vivono li. L'altra che ha ricevuto un'offerta e adesso lavora in Norvegia.
Nel nostro caso, dopo i primi fallimentari tentativi di mettere radici in Italia, è stato chiaro che il futuro sarebbe stato al di là delle Alpi.
Senonchè, ad eccezione di Parigi e Beirut, io ad esempio non ho mai avuto il diritto a poter lavorare nei precedenti paesi. Ed ecco che pur vivendo splendide esperienze dopo un po' sentivo la voglia di far la valigia e di cercare qualcosa di meno precario.
Sino a Londra.
Quando arrivai qui nel 2017 però non ne ero già innamorata, come leggo per tantissimi di voi, non la conoscevo quasi per nulla. Bond Street era solo una fermata della metropolitana.
Anzi, avevo all'attivo splendidi amanti: i palazzi di Parigi. La cordialità dei beirutini. La qualità della vita di Calgary. Il glamour di Singapore. La Storia di Damasco.
È stato un corteggiamento iniziato parecchio in sordina e lungo. Però, piano piano, giorno dopo giorno...
Londra è la citta che per me ha messo fine a quel senso di temporaneità che ha accompagnato le altre mie vite.
Qualsiasi cosa voglia fare qui, adesso posso!
Londra mi ha detto di smettere di aspettare la vita definitiva, di rimboccarmi le maniche e iniziare a creare qualcosa. Qualsiasi cosa mi piaccia o mi faccia star bene.
Londra sta promettendo a me e Alessandro questo nostro presente pure nel futuro.
Capisci perchè due nuvole in più in cielo non possono cambiare ciò che provo? Un po' come il nasone per Eddie Redmayne!
E tu hai un luogo che chiami casa, e come ci sei arrivato a questo traguardo? Raccontami
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